ven 24 febbraio 2023

GDPR - Come mai il registro delle opposizioni non sta funzionando?

L'incubo delle chiamate indesiderate sui cellulari a tutte le ore della giornata non è ancora finito, neppure per chi si è iscritto al Registro pubblico delle opposizioni (Rpo). 

 

Un iscritto al Registro su due riceve ancora telefonate indesiderate

 

Il 55% degli iscritti al Registro pubblico delle opposizioni continua ad essere bersagliato dalle chiamate commerciali degli operatori per la vendita di beni e servizi. Secondo il Codacons, su 2,7 milioni di iscritti, circa 1,3 milioni di persone continuano a ricevere telefonate di marketing aggressive. Il 40% circa delle telefonate commerciali ricevute dagli utenti propone contratti di forniture per luce e gas, mentre il 32% è legato al mondo della telefonia.

L’Associazione dei consumatori, allertata dalle numerose segnalazioni dei cittadini, ha deciso di presentare un esposto chiedendo al Garante per la privacy e alla Procura di Roma di aprire indagini sul territorio volte ad accertare il mancato rispetto della privacy dei cittadini e le relative responsabilità.

 

 

Il flop del Registro sembrerebbe dunque dovuto a diversi fattori: alcuni operatori di telemarketing non hanno ancora effettuato l’iscrizione al Registro mentre altri starebbero utilizzando vari 'trucchetti' per aggirare la normativa.

Per quanto riguarda il primo problema non c’è scampo, la normativa parla chiaro: “Tutte le aziende del settore sono tenute a consultare il Registro ed eliminare dalla lista i numeri che hanno tolto il consenso al trattamento dei dati”.

Per quanto riguarda il secondo problema, invece, la situazione è più complicata. Alcuni operatori di telemarketing, infatti, utilizzano degli escamotage per aggirare le disposizioni previste dal Codice della privacy e dal Registro delle opposizioni. Ad esempio, sempre più chiamate provengono da sistemi automatizzati attraverso numeri fittizi (quindi non rintracciabili), creati da appositi software allo scopo di aggirare ed eludere le norme in materia. Ci sono poi le società non iscritte agli elenchi ufficiali degli operatori di telemarketing, quelle 'pirata', che possono eludere le nuove disposizioni vanificando i vantaggi del nuovo Registro.

 

Chi viola il diritto di opposizione, ovvero la mancata osservanza del Registro, incorre in una sanzione amministrativa pecuniaria fino a 20 milioni di euro o per le imprese, fino al 4% del fatturato mondiale totale annuo dell’esercizio precedente, se superiore. Le sanzioni per gli operatori di telemarketing dunque ci sono, ma alcuni esperti sono convinti che alle imprese costi meno pagare le multe piuttosto che tenere aggiornati i database.

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